Celiachia


La celiachia, o intolleranza al glutine, è una condizione patologia cronica che comporta l'intolleranza permanente al glutine, un complesso proteico caratteristico di cereali tra cui il frumento, il farro, l'avena, l'orzo, la segale, il kamut.
La presenza di glutine, anche in piccole tracce, innesca nell'organismo una serie di risposte immunitarie che fanno insorgere una ampia gamma di sintomi, spesso sconosciuta o poco considerata. Infatti, oltre a quelli prettamente intestinali, esistono numerosi sintomi a carico, ad esempio, del sangue, della muscolatura, del tessuto osseo che vengono non di rado sottovalutati.
Tuttavia, esistono persone celiache che non mostrano alcun sintomo “esteriore”e la cui situazione può essere identificata solo mediante accurate analisi.
Ciò spiega in parte il motivo per cui solo una piccola parte dei potenziali celiaci in Italia sia stato diagnosticato, a fronte di una incidenza calcolata in 1 individuo su 100.
Inoltre, la celiachia può manifestarsi in un momento qualsiasi della vita di una persona, mentre spesso si tende a concentrarsi più sulla celiachia in età pediatrica che su quella in età adulta.
Intervenire tempestivamente è sempre importante, poiché non è raro che alla celiachia possano associarsi altre patologie.
La diagnosi della celiachia può essere fatta mediante ntest sierologici di anticorpi AGA (antigliadina, IgA e IgG), EMA (antiendomisio, IgA) o tTGA (anti-transglutaminasi, IgA).
La diagnosi definitiva, invece, può essere effettuata solo tramite biopsia dell'intestino tenue.
Negli ultimi anni è stato messo a punto il test genetico, che consente di avere indicazioni particolarmente importanti nei parenti di persone già diagnosticate.
Una dieta completamente priva di glutine è l'unica terapia disponibile e consente al paziente celiaco di condurre una vita sana come qualsiasi altra persona.
 
 
Test per la Celiachia
 
Per sapere se si è intolleranti al glutine, fermo restando la necessità di una biopsia intestinale per la conferma della diagnosi, è possibile effettuare dei test su sangue oppure un test di tipo genetico.
Il test sierologico e un rapido test che si effettua con una goccia di sangue capillare e consente di evidenziare, in soli 5 minuti, la presenza di anticorpi anti-transglutaminasi di classe IgA.
Il test ha elevati valori di specificità e sensibilità e può essere molto utile al fine di identificare soggetti celiaci che non hanno voluto sottoporsi ad altri esami o che fino ad ora hanno sottovalutato o non riconosciuto dei sintomi correlabili alla celiachia.
In ogni caso è opportuno discutere dei risultati del test con uno specialista.
E' indicato anche per valutare la correttezza della dieta priva di glutine poiché gli anticorpi anti-transglutaminasi tendono a scomparire mediamente dopo 8 settimane dall'eliminazione del glutine dalla dieta: pertanto, dopo questo periodo, se la dieta non introduce altre fonti di glutine il test dovrà dare risultato negativo.
Il test genetico valuta la presenza dei polimorfismi di geni responsabili della produzione di due proteine, DQ2 e DQ8, che predispongono un soggetto allo sviluppo della celiachia.
La celiachia, infatti, ha una forte base ereditaria e pertanto un test genetico è indicato soprattutto per persone che abbiano parenti celiaci.
In caso di test negativo, le possibilità che un individuo sviluppi un'intolleranza al glutine nell'arco della vita sono molto poche. Se, invece, il test è positivo vuol dire che le probabilità di sviluppare la celiachia sono più elevate, ma comunque non si tratta di una diagnosi e pertanto può essere consigliato di sottoporsi a periodici controlli a scopo cautelativo.